Festa del Santo Natale, una celebrazione speciale per festeggiare i 40 anni de La Cascina
Intensa, partecipata, allegra e commovente. La prima domenica dell’Avvento è stata, per il Gruppo La Cascina, una giornata da ricordare. Perché, al di là della tradizionale Santa Messa e del pranzo conviviale organizzati per salutare il S. Natale e gli amici, è stata un’occasione per rivivere e celebrare le origini del Gruppo e dell’impegno nel sociale.Quarant’anni fa, tra le aule delle Università romane, prendeva vita una piccola grande iniziativa, dettata da un bisogno: su invito di Don Giacomo Tantardini, alcuni studenti romani e fuorisede decisero di aprire una mensa per i propri colleghi. L’iniziativa, nata spontaneamente grazie anche al contributo simbolico di 70mila lire donate dall’allora Cardinale Luciani, attirò fin da subito le simpatie di molte persone che nel tempo contribuirono allo sviluppo del mondo La Cascina. Negli anni si è arricchita di tante sfumature senza che si perdessero, però, i principi di quella visione: l’attenzione e la cura verso il prossimo.
È per questo che, nella prima domenica dell’Avvento, la tradizionale Santa Messa, officiata da Sua Eminenza il Cardinale Angelo Becciu, ha assunto un significato più profondo e storico. Alla funzione religiosa, celebrata nel Santuario della Madonna del Divino Amore, hanno partecipato rappresentanti del Gruppo La Cascina, enti ecclesiastici, associazioni e movimenti cattolici tra cui molti istituti religiosi.
Dopo i ringraziamenti rivolti a tutti i dipendenti della Cascina per il lavoro che quotidianamente portano avanti con amore, il Cardinale Becciu si è soffermato sull’importanza e profondo significato dell’Avvento: “Attendiamo qualcuno – ha spiegato sua Eminenza – e se l’attendiamo crediamo davvero che tornerà. I primi cristiani credevano che Gesù potesse ritornare e per questo, mutuando la parola dal linguaggio burocratico del tempo “adventus”, indicarono la presenza costante di Dio che è sempre presente e che sarebbe riapparso loro”.
Al termine della Santa Messa tutti i partecipanti sono stati invitati all’interno di una sala di ricevimento poco distante il Santuario. Qui, ad attenderli, una piacevole sorpresa: un ricco buffet di mare e terra. Dietro la tavola imbandita erano schierati una cinquantina fra cuochi e camerieri della Vivenda Spa, la società de La Cascina specializzata anche nella ristorazione collettiva.
La convivialità del pranzo è stata anticipata da due momenti significativi: la dirigenza del Gruppo La Cascina ha voluto ringraziare simbolicamente tutti i suoi dipendenti che da quarant’anni lavorano con professionalità e impegno, contribuendo a rendere La Cascina una delle realtà imprenditoriali più influenti nei settori della ristorazione collettiva e del global service. In rappresentanza dei loro colleghi hanno ricevuto medaglie con il logo del Quarantesimo scolpito sopra e una targa commemorativa. “È stato un momento emozionante, toccante”, ci racconta lo chef Roberto Contorti, una delle colonne portanti del Gruppo. “Ho iniziato a lavorare per La Cascina nel 1984 e per me è diventata presto una seconda famiglia: ogni giorno metto me stesso nel lavoro e sono sempre a disposizione del Gruppo perché lo sento mio”.
La premiazione dei dipendenti ha poi lasciato spazio al racconto corale di alcune iniziative che Tre Fontane e Medihospes promuovono a vantaggio dei migranti, delle persone deboli e dei bisognosi. Si è parlato di “Mediterranea”, il progetto che, grazie alla collaborazione con la Famiglia Vincenziana, ha trasformato i migranti in imprenditori. Particolare rilievo ha avuto infine l’iniziativa del “ristorante sociale” promosso dall’associazione “Don Giacomo Tantardini” con il sostegno tra gli altri di Vivenda SPA: ogni sera bisognosi e clochard, serviti a tavola da volontari, trovano un pasto caldo di qualità.
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