“Premio per la vita”, Leone d’Oro alla Vivenda Spa per il servizio di ristorazione al Fatebenefratelli nei mesi difficili della pandemia
A ricevere la targa del Comitato del Leone d’Oro di Venezia Emilio Roussier Fusco, ad del Consorzio Gruppo La Cascina: “Per noi tutti è motivo di emozione e orgoglio. Il premio va a tutti i lavoratori che, soprattutto nei mesi più difficili, si sono spesi per assicurare agli ammalati e ai familiari un pasto caldo. Noi tutti, ingranaggi silenziosi di un motore molto più grande, oggi una vera famiglia”
Anche la Vivenda Spa, azienda del Gruppo La Cascina Cooperativa, è stata premiata ieri sera per meriti professionali e umanitari profusi al servizio dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli nei mesi difficili dell’emergenza sanitaria nazionale. A ritirare il riconoscimento del Comitato del Leone d’Oro di Venezia a nome di Vivenda è stato Emilio R. Fusco, amministratore delegato del Consorzio Gruppo La Cascina, durante la sera di gala organizzata dagli ospedali della Provincia Romana dei Fatebenefratelli.
La dirigenza dell’ospedale romano ha desiderato conferire questo premio alla Vivenda, responsabile del servizio di ristorazione per i degenti e loro familiari, quale ringraziamento per aver garantito in ogni momento il lavoro con impeccabile qualità.
“I sentimenti che proviamo – interviene Emilio R. Fusco, amministratore delegato del Consorzio Gruppo La Cascina Cooperativa – sono emozione e onore. Un premio di per sé è una gratifica del lavoro svolto e quindi dà entusiasmo, energia, voglia di continuare nell’impegno del lavoro con rinnovato vigore e nuove energie”.
“All’inizio – prosegue – quando ci hanno comunicato l’interesse a premiarci c’era un pizzico di incredulità. L’incredulità è data dal fatto che i nostri servizi sono silenziosi, passano in secondo piano anche se talvolta come negli ospedali sono del tutto necessari e indispensabili. Per noi è importante far parte di questa famiglia che ci ha accolto alcuni anni fa. Siamo consapevoli di essere una piccola parte, un ingranaggio di un motore, di un cuore molto più grande di noi con il quale condividiamo sensibilità e valori”.
Per Emilio R. Fusco “lavorare nella Provincia Romana dei Fatebenefratelli è per noi motivo di crescita anche interiore, non un semplice lavoro e di questo siamo grati e onorati. Negli anni qualcosa è cambiato: quello che era prima un mero rapporto contrattuale si è trasformato in una corrispondenza di sentimenti e sensibilità, in un’amicizia”.
“Il premio che ricevo in rappresentanza di Vivenda – conclude il CEO del Gruppo – è indirizzato e merito di tutti i lavoratori del Gruppo che senza sosta e con grande professionalità si sono spesi in tutti questi anni, non venendo meno ma aumentando gli sforzi durante i mesi difficili della pandemia.”
Si è così svolta la cerimonia di consegna del Gran Premio Internazionale di Venezia Leone d’oro – “Premio per la vita” alla Provincia Romana dei Fatebenefratelli per l’instancabile lavoro che ogni singolo medico, infermiere, operatore sanitario, impiegato e volontario ha messo nella cura dei malati. Sono stati mesi difficili al fianco di chi ha sofferto davvero. Tutto il personale impiegato ha dato sostegno incondizionato anche quando la vita in pericolo non era solo quella dei pazienti, ma anche di coloro che dovevano prendersene cura. La paura e la sofferenza quotidiana non hanno impedito ai medici, infermieri e religiosi di rimanere accanto ai malati e alle famiglie, provate non solo dalla sofferenza ma anche dal non potersi prendere cura dei propri parenti.
A intervenire è stato anche il Presidente della Fondazione Gran Premio Internazionale di Venezia Leone d’oro, Sileno Candelaresi, e Luz Adriana Sarcinelli che hanno illustrato le motivazioni per aver scelto la Provincia Romana dei Fatebenefratelli per questo prestigioso premio. Sono intervenuti poi il Superiore Provinciale della Provincia Romana dei Fatebenefratelli Fra Gerardo D’Auria, religiosi e direttori sanitari delle strutture facenti capo all’ordine ospedaliero delle città di Roma, Genzano, Napoli, Benevento, Palermo e Filippine. Anche la ong del Fatebenefratelli Afmal, che ha organizzato l’evento, è stata premiata per essersi dedicata, in un momento così difficile, alle persone malate, sole, emarginate che da sempre sostiene, e di aver teso la mano anche alle nuove famiglie che a causa della pandemia si sono ritrovate in povertà.