Pastificio Futuro, l’inaugurazione dell’edificio realizzato da Cascina Costruzioni all’IPM di Casal del Marmo
Venerdì 10 novembre, alle ore 16, aprirà i battenti Pastificio Futuro, l’azienda artigianale realizzata da Cascina Costruzioni, azienda del Gruppo La Cascina, all’interno dell’IPM a Casal del Marmo, Roma. A presenziare, oltre alle istituzioni, i vertici del Gruppo che fin da subito hanno sposato il progetto di Gusto Libero Onlus: costruire un pastificio all’interno del carcere minorile per dare lavoro ai ragazzi.
L’idea nacque dopo la prima visita di Papa Francesco alla struttura detentiva, nel 2013, quando scelse di lavare i piedi, nel Giovedì Santo, ai minori reclusi. «Non lasciatevi rubare la speranza», aveva detto loro. Parole che non sono cadute nel vuoto e che hanno portato alla costruzione del pastificio nei locali di un edificio da anni in disuso.
Con i suoi 500 metri quadri di superficie, una pressa che può produrre fino a 220 kg all’ora di pasta e 4 essiccatori, Pastificio Futuro è un’azienda che potrebbe occupare fino a venti ragazzi. L’iniziativa partirà con tre addetti: una detenuta presente al pastificio grazie all’articolo 21, un ventenne affidato ai servizi sociali e un altro che vive in comunità.
In un momento florido per la cantieristica, l’azienda del Gruppo La Cascina Cooperativa conferma ancora una volta la sua predisposizione naturale all’inclusione e la sua attenzione verso le persone più fragili.
«La pasta verrà venduta in alcune catene di supermercati con cui abbiamo preso contatti – spiega don Nicolò Ceccolini, cappellano di Casal del Marmo –, nonché servita in alcuni ristoranti di livello, perché è una pasta di elevata qualità. Dare delle prospettive future a questi ragazzi è molto importante, può incentivare anche altri loro coetanei che si trovano in carcere a fare un percorso, dare loro un obiettivo. È una bella opportunità perché devono comunque uscire dal carcere, in quanto il laboratorio è esterno alla zona detentiva, seppure all’interno della cinta muraria». Quando sarà a regime, «il laboratorio potrebbe produrre 2 tonnellate di pasta al giorno, circa 4.000 pacchetti da 500 grammi ogni giorno», sottolinea Alberto Mochi Onori, responsabile di Gustolibero Società Cooperativa Sociale Onlus.
Per l’occasione Luigi Cremona, giornalista enogastronomico, ha invitato tre chef romani per eseguire al momento tre ricette iconiche della cucina romana: la “gricia”, che verrà realizzata da Andrea Pasqualucci, chef del Moma; la “carbonara” di Luciano Monosilio del ristorante da Luciano; la “finta matriciana” di Arcangelo Dandini, titolare e chef del ristorante Arcangelo.