Mense: in America torna il junk food, in Italia si guarda al futuro. Per Cascina sono sostenibili, bio, a Km0. Obiettivo: zero sprechi
Se in America il presidente Donald Trump sta riportando la ristorazione scolastica indietro di almeno dieci anni, riaprendo le porte delle mense ad hamburger, patatine fritte e junk food, in Italia la pubblica amministrazione continua il suo impegno al fianco delle aziende, tra cui il Gruppo La Cascina, per difendere le buone pratiche del mangiar sano e consapevole fin dall’età preadolescenziale.
In questi ultimi due mesi sono stati compiuti importanti passi in avanti con la pubblicazione delle linee guida del CREA e degli atti del convegno del SINU, ospitato a Genova a fine novembre.
Durante i tre giorni di incontri e dibattiti, i relatori hanno posto l’accento sull’importanza di un corretto stile di vita che premiasse anche l’utilizzo di spezie locali, la varietà di un’alimentazione bilanciata ed equilibrata, il consumo maggiore di pesce (soprattutto azzurro) e di frutta secca come fonte ulteriore di acidi grassi polinsaturi di origine vegetale. Arricchendo il proprio regime dietetico nei pasti principali di pesce e, negli spuntini, di frutta secca al posto degli snack industriali, poco salutari e nutrienti, il corpo trae beneficio dalle proteine ad alto valore biologico, dagli Omega-3 utilissimi come anti-infiammatori e per il buon mantenimento delle membrane cellulari.
Vista poi la ricchezza di spezie presenti su tutto il territorio italiano, compresa Genova, la Società Italiana di Nutrizione Umana ha voluto incoraggiarne l’utilizzo: consentono la riduzione del sale aggiunto nei piatti, risaltano il sapore ed il gusto delle ricette offrendo, al contempo, la possibilità di promuovere nelle scuole percorsi di educazione alimentare legati ai sensi.
La seconda notizia positiva in chiave nutrizione giunge dalle stanze del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), l’ente ministeriale che sovrintende alla ricerca agroalimentare e alle buone pratiche alimentari. Con il recente aggiornamento delle linee guida per una sana alimentazione, ha allargato il raggio d’azione prendendo in considerazione due concetti cardine di questa decade: sostenibilità ambientale e sprechi alimentari, due principi caposaldi della politica di tutto il Gruppo La Cascina quando si parla di ristorazione collettiva (dagli ospedali alle scuole passando per le mense aziendali).
La ricerca costante di attrezzature all’avanguardia e a basso impatto energetico, il conseguimento di certificazioni green per i suoi impianti, la valorizzazione dei prodotti del territorio costituiscono l’asset fondante su cui poggia l’impegno quotidiano e il sistema de La Cascina. Il ricorso alla filiera corta e al Km 0 si evidenziano non solo nella riduzione di fattori legati all’inquinamento e riscaldamento globale (riduzione di trasporto e imballaggi), ma anche alla possibilità di acquistare materie prime più fresche e di stagione che non abbiano perso le proprietà organolettiche.
Il contenimento degli sprechi alimentari passa per un costante monitoraggio degli scarti, per una periodica customer satisfaction, per un’efficiente rete di rapporti con onlus, associazioni caritatevoli e Banco Alimentare.
Infine le linee guida del CREA, tra le varie indicazioni, ribadiscono la necessità di contenere da una parte l’apporto di sale aggiunto nella dieta, il consumo di grassi saturi e industriali e dall’altra di incoraggiare l’assunzione di cereali integrali, verdure e frutta. Il tutto supportato da una costante attività fisica e da un piano alimentare vario.