Mense aziendali, la Vivenda Spa alla corte del Barone Ricasoli
Un servizio innovativo per l’azienda agricola del Barone Ricasoli. Nella composizione dei menu privilegiate le produzioni derivate da agricoltura biologica e la filiera corta. A completare l’offerta migliorativa la multiculturalità delle pietanze e l’ecosostenibilità della preparazioneDal primo ottobre è la Vivenda Spa a deliziare i palati del personale dell’azienda agricola Barone Ricasoli, una delle cantine più antiche del mondo che produce vini unici e identitari. Perché pochi forse sanno che è grazie alla felice intuizione del barone Bettino Ricasoli se oggi possiamo degustare il Chianti doc. A lui, nel 1872, si deve la formula del più famoso e premiato vino italiano.
Tantissime le novità della nuova gestione affidata alla società del Gruppo La Cascina che da 40 anni è attiva nei settori della ristorazione collettiva e del global service con 36 milioni di pasti all’anno preparati negli oltre 1.250 impianti di produzione.
Il servizio dietetico aziendale ha elaborato un menu ad hoc per i lavoratori della cantina del Castello di Brolio. Dal lunedì al venerdì – nei periodi di vendemmia la Vivenda assicurerà un pasto caldo o freddo anche il sabato – i commensali potranno scegliere fra due primi, due secondi con diversi contorni, affettati, formaggi, frutta e yogurt. Ma la vera importante novità per i dipendenti della storica cantina Barone Ricasoli riguarda il pesce che, per la prima volta, arriverà nei loro piatti. In un’ottica ecosostenibile, l’acqua nelle bottigliette di plastica è stata sostituita da acqua naturalizzata in linea con le direttive comunitarie del Green Public Procurement (protocollo che indica “quei prodotti e servizi che hanno un minore o un ridotto effetto sulla salute umana e sull’ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo).
I menu stagionali, inoltre, terranno conto non solo delle ricette locali (come la ribollita o la tegamata di maiale), ma anche delle differenti esigenze alimentari legate a fattori allergici, a particolari patologie, a diversi credo religiosi. Inoltre si favoriranno le produzioni derivate da agricoltura biologica e filiera corta.
I vantaggi della filiera corta si evidenziano non solo nella riduzione di fattori legati all’inquinamento e riscaldamento globale (riduzione di trasporto e imballaggi), ma anche alla possibilità di acquistare prodotti locali più freschi e di stagione che non abbiano perso le proprietà organolettiche. È una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica e in grado di valorizzare le realtà locali.
“È un onore lavorare all’interno di una cantina storica e tanto prestigiosa come quella del Barone Ricasoli”, spiega Massimiliano Leoni, direttore filiale Toscana e Umbria per il Gruppo La Cascina. “Grazie alla nostra capillarizzazione sul territorio potremo garantire al personale dell’azienda vinicola approvvigionamenti costanti, materie prime di alta qualità e valorizzazione delle maestranze locali”. “La tradizione e l’eccellenza dei vini del Castello di Brolio, oggi esportati in tutto il mondo, trovano sponda nella storia, seppur più giovane, de La Cascina che ha fatto della qualità e della professionalità due vessilli del proprio operato”, conclude il manager del Gruppo.