La Cascina: revoca interdittiva antimafia, le società partecipano e vincono nuove gare
Le società del gruppo La Cascina continuano ad assicurare, senza soluzione di continuità, ad enti pubblici e privati il corretto e regolare svolgimento dei propri servizi, con la professionalità e l’esperienza maturata in 35 anni di attività. Partecipano alle gare bandite dalla pubblica amministrazione e da enti privati, aggiudicandosi nuovi appalti.
Dalla nomina dell’amministrazione giudiziaria il Gruppo La Cascina ha partecipato a venti gare ancora in corso di espletamento, per un importo complessivo di 108.000.000 euro. Si è aggiudicato cinque nuove gare e ha stipulato tre nuovi contratti. Gli enti appaltanti hanno revocato tre esclusioni dalle gare e numerose risoluzioni contrattuali scaturite dall’interdittiva antimafia. Anche il TAR Calabria esprimendosi sul ricorso 01525/2015 relativo alla gara per il servizio di ristorazione dell’Ospedale SS. Annunziata di Cosenza (importo complessivo 13 milioni – durata 5 anni) ha dato ragione alla Cascina Global Service. La stazione appaltante, in un primo momento, ha escluso la Cascina per via dell’interdittiva. Poi, a seguito della nomina dell’amministrazione giudiziaria, in autotutela, ha riammesso La Cascina che si è aggiudicata la gara. La ditta seconda classificata ha presentato ricorso al Giudice amministrativo sostenendo che La Cascina non doveva essere riammessa. Il TAR Calabria, pronunciandosi sulla richiesta di sospensiva ha chiarito che La Cascina Global Service era abilitata a partecipare e vincere la gara.
L’amministrazione giudiziaria per diverse società del gruppo è stata disposta dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione – con decreto n.102 del 27 luglio 2015 – che ha nominato Giudice Delegato il dott. Guglielmo Muntoni e amministratori giudiziari la dott.ssa Claudia Capuano, il dott. Davide Franco e il dott. Paolo Lupi. I provvedimenti interdittivi, emessi dalle prefetture, sono stati prima sospesi, in data 28 e 30 luglio 2015, cessando i loro effetti, e poi, in data 22 settembre 2015, revocati.
Il Tribunale di Roma ha anche confermato che, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 159/11, le società “non hanno alcuna preclusione, anche solo temporale, alla partecipazione/aggiudicazione alle gare di appalto e ciò anche con riferimento alle procedure le cui offerte sono state presentate prima dell’adozione del provvedimento prefettizio…, anche in considerazione del gravissimo ed irrimediabile danno che deriva alle attività aziendali“.
Inoltre l’Autorità giudiziaria ha espressamente autorizzato la piena operatività e continuità aziendale delle società consentendo: la partecipazione a nuove gare, anche indirettamente (tramite la partecipazione ad ATI); la prosecuzione dei rapporti con i dipendenti (oltre 7000), i clienti e i fornitori, gli enti assistenziali e previdenziali; l’utilizzo dei rapporti bancari, postali e similari, con possibilità di richiedere affidamenti di ogni genere, funzionali alle rispettive attività e concedendo le garanzie normalmente richieste dagli istituti bancari e similari; la richiesta di impegni di firma (garanzie provvisorie e/o definitive, in caso di aggiudicazione) per qualsiasi importo, funzionali alla partecipazione/aggiudicazione degli appalti, privati e pubblici; la richiesta di linee autoliquidanti per l’anticipazione delle fatture correlate ai contratti di appalto aggiudicati e qualsiasi altra forma di finanziamento compatibile con i rispettivi oggetti sociali e statuti societari.
Attualmente gli organi dirigenziali e gli uffici del Gruppo, con la supervisione degli amministratori giudiziari, sono impegnati nella redazione del nuovo piano industriale che sarà reso noto a breve. Il documento programmatico conterrà le intenzioni e la volontà di continuare a crescere e a investire nei mercati dove La Cascina è un punto di riferimento. Nel business plan saranno illustrate le strategie competitive dell’azienda, le azioni da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi strategici e i risultati attesi.
Il ruolo degli amministratori giudiziari tutela la continuità aziendale garantendo la legalità e la trasparenza, attraverso la gestione corrente delle aziende e il contemporaneo accertamento di eventuali operatività a rischio, con l’obbligo di relazionare all’Autorità Giudiziaria. Pertanto le società del gruppo La Cascina sono pienamente operative nel mercato e garantiscono la regolare fornitura di beni e servizi. Continuano ad intraprendere nuove attività, partecipando a gare bandite da enti pubblici e privati nell’interesse dei soci e delle diverse migliaia di lavoratori costantemente impegnati nella regolare esecuzione dei servizi affidati.