Campiglia: Apritiborgo, la Vivenda Spa è sponsor della kermesse
La quattordicesima edizione di Apritiborgo, declinata al femminile, ha mostrato mostra i toni decisi e al tempo stesso lievi del teatro di strada. Graditi gli spettacoli che hanno animato le strade cittadine: dai microcosmi delle complesse marionette alle esilaranti cascate di comicità della Beni, o le travolgenti Girlesque, Campiglia nei giorni del festival è stata magica e ancora più accogliente. L’offerta è stata molto variegata e ci sono state performance per tutti, ma anche quelle più adatte ai bambini e quelle più spiccatamente consigliate per un pubblico adulto come per esempio i percorsi narrativi di Vieniteloracconto o la comicità di attrici come Katia Beni.
Tra le novità che hanno più colpito, sicuramente la mostra fotografica diffusa nel borgo “L’altra metà del cielo” in cui donne di età e condizioni diverse sono ritratte nei momenti della vita quotidiana, ora sembrano affacciarsi da una finestra, ora da una porta o a un balcone, figure femminili provenienti dal secolo scorso che hanno affascinato e toccato positivamente la sensibilità di chi, campigliese o no, ha ritrovato in queste immagini la familiarità del volto di una nonna, di una parente o della “signora maestra”.
“Per il terzo anno consecutivo abbiamo aderito con piacere al Festival Apritiborgo, sosteniamo l’iniziativa con entusiasmo ringraziando il Comune per la considerazione: dell’iniziativa condividiamo il messaggio e lo scopo sociale”, è il commento di Massimiliano Leoni, direttore di filiale Toscana e Umbria per la Vivenda Spa, società leader nel settore della ristorazione collettiva. Il quale poi precisa come “l’azienda si impegna ogni giorno, al fianco delle famiglie, per aiutare la crescita dei piccoli alunni delle scuole, promuovendo una corretta alimentazione e preparando menu genuini, salubri e legati alla dieta mediterranea; la Vivenda Spa sposa appieno il messaggio lanciato dall’amministrazione comunale con cui abbiamo il piacere di collaborare già da diverso tempo: il momento della mensa scolastica, proprio come l’iniziativa Apritiborgo, è caratterizzato da una forte socializzazione, vera condivisione, riappropriazione dei rapporti umani, un linguaggio diretto e corporeo, confronto verbale non celato dietro un mondo virtuale sempre più invadente ed ingombrante soprattutto nell’età scolare e adolescenziale”.
Quando si abbassa il sipario, le quinte non si fermano e Terzostudio ha già in mente la proposta per la XV edizione: tema del prossimo anno sarà quello della memoria e qui si potranno inserire anche racconti e aneddoti della storia di Campiglia e una mostra fotografica sul lavoro, creando un ulteriore legame tra festival e territorio.