All’Università di Roma “Sapienza” menù coreano in mensa per una lezione pratica su una delle cucine più salutistiche del mondo
Il 24 e 25 Maggio grazie alla collaborazione tra Vivenda, leader della ristorazione collettiva, Korea Agro-Fisheries and Food Trade Corporation del Ministero dell’Agricoltura, Food e Rural Affairs e Sapienza Università di Roma, un menu della tradizione gastronomica coreana
Obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere sempre più accessibili i menu coreani anche al di fuori dei ristoranti tradizionali
Dopo il successo all’Università di Firenze dello scorso anno, Mercoledì 24 e Giovedì 25 Maggio anche all’Università di Roma “Sapienza” mensa di economia Lazio-Disco si mangia coreano.
Grazie alla collaborazione tra Korea Agro-Fisheries and Food Trade Corporation del Ministero dell’Agricoltura, Food e Rural Affairs, società per la promozione dei prodotti agro-alimentari e ittici sudcoreani e Vivenda, azienda del Gruppo La Cascina Cooperativa, leader nei settori della ristorazione collettiva e del global service e Lazio-Disco verranno proposti 2 piatti tipici della tradizione gastronomica coreana e oltre al famoso kimchi, dal 2013 considerato patrimonio dell’Unesco.
“L’obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere sempre più accessibili i nostri piatti in luoghi come per esempio le mense dedicati alla pausa pranzo” commenta Nam Sanghui – Direttrice di aTcenter Parigi- “La gastronomia coreana ha una tradizione millenaria ed è riconosciuta come una delle cucine più salutistiche al mondo: gli alimenti coreani, sono caratterizzati da un perfetto equilibrio nutrizionale e un’armonia di sapori e colori. La maggior parte delle pietanze è composta per lo più di cibi fermentati che garantiscono, attraverso metodi di cottura come bollitura, al vapore o alla griglia, proprietà nutrizionali fondamentali per il benessere dell’organismo”.
“Abbiamo fortemente voluto collaborare con aTcenter Parigi nella realizzazione di questo progetto – aggiunge Ivan Perrone Quality Manager Vivenda – in quanto si coniuga perfettamente con la nostra filosofia e con i nostri valori. Vivenda è un’azienda alla continua ricerca di nuove proposte alimentari per rendere i piatti, proposti dai nostri ristoranti, sempre più innovativi e costruire menu sani e equilibrati ai quali è importante attenersi durante la pausa pranzo. All’Università La Sapienza proporremo 2 piatti, eccellenze della cucina coreana, che sicuramente attireranno anche i palati e i gusti degli italiani”.
La Scienza dell’Alimentazione, in tutte le sue declinazioni, dalle tecnologie alimentari fino alla nutrizione clinica, passando dalle scienze gastronomiche e la nutrizione applicata alla prevenzione delle malattie cronico-degenerative, rappresenta uno degli argomenti di ricerca didattica più importanti dell’Università di Roma “Sapienza”. Nello specifico l’evento vede la partecipazione delle “Scienze, culture e politiche gastronomiche per il benessere”, corso di laurea di recente istituzione in collaborazione con l’Università della Tuscia.
La proposta culinaria prevede i piatti più rappresentativi della tradizione coreana:
Mandu, tipici ravioli coreani il cui nome è imparentato con quello di altri ravioli ripieni di carne diffusi lungo la Via della Seta. La versione che viene proposta è quella con un ripieno di verdura tagliata finemente e una cottura al vapore.
Bulgogi, da bul (“fuoco”) e gogi (“carne”), anche detto BBQ alla coreana, è composto da straccetti di manzo cotti alla griglia, precedentemente marinati da un minimo di 2 ore a un massimo di 12 con salsa di soia, zucchero di canna, zenzero, aglio tritato e olio di sesamo. La carne viene poi servita con funghi e verdure. È possibile aggiungere della frutta, tra cui pere e mele, alla marinatura per rendere la carne più morbida.
Kimchi è la pietanza che più di ogni altra rappresenta la cucina coreana nel mondo. Parte integrante della cultura, della tradizione e della identità del Paese, a tal punto da essere patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2013, Particolarmente apprezzato per le sue qualità benefiche è un piatto molto versatile e si prepara a partire dalla fermentazione del cavolo in salamoia