“Talitha Kum”, alla Vivenda Spa il banqueting per il decennale del progetto contro la tratta di persone
In occasione del decennale dalla nascita di “Talitha Kum”, il progetto dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) promosso per coordinare e rafforzare le attività contro la tratta di persone (oltre il 70% sono donne e bambini), alla Vivenda Spa è stato chiesto di allestire banchetti per i coffee break e le pause pranzo.
Così, durante i sette giorni di lavori dell’Assemblea Generale, la società del Gruppo La Cascina, leader nei settori della ristorazione collettiva e del global service, ha allietato i palati delle oltre cento partecipanti prestando grande attenzione non solo alla varietà delle pietanze servite ma anche alle tipologie di menu. Venendo infatti incontro alle diverse esigenze alimentari delle commensali, lo staff della Vivenda Spa le ha felicemente sorprese con pasti salutari, genuini e con produzioni biologiche che hanno tenuto conto sia dei fattori allergici sia delle differenti tradizioni culturali.
Anticipando tempi ed esigenze della ristorazione collettiva, che oggi muove i passi verso l’ambiente, anche in quest’occasione il Gruppo La Cascina ha mostrato la sua anima eco-friendly ed ecosostenibile ricorrendo a stoviglie biodegradabili.
La dirigenza de La Cascina ha accolto con grande piacere l’invito dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali a prendersi cura della loro alimentazione durante i giorni di assemblea generale perché ne condivide profondamente gli ideali, i valori e la mission. In particolare è vicina al progetto “Talitha Kum”: il nome richiama un’espressione di Gesù in aramaico che si ritrova nel Vangelo di Marco (5, 41) con il significato di “Fanciulla, alzati”. Un richiamo importante perché oltre il 70% delle vittime sono donne e bambini.
Nella nota conclusiva dell’assemblea generale si legge la denuncia verso “la mercificazione e la denigrazione femminile che contribuisce ad una cultura globale di sfruttamento e violenza contro le donne, riflessa nella tratta di persone”. “Esistono molte forme di tratta, tra cui lo sfruttamento sessuale, il lavoro schiavo e la rimozione illegale di organi. Considerando la modalità di tratta per sfruttamento sessuale, la percentuale femminile di vittime si innalza ancora di più”.
Con il progetto “Talitha Kum” l’Unione si impegna a lavorare per un empowerment reciproco nella lotta contro la tratta; a rafforzare il modello inclusivo del lavoro in équipe nelle nostre reti; ad essere solidali con tutti quelli che sono oppressi, specialmente donne e bambine; a promuovere la dignità e uguaglianza di tutti/e.
Nei suoi dieci anni di vita è cresciuta una rete che, oggi, coinvolge 70 Paesi in tutto il mondo con l’impegno di combattere la tratta di persone nel rispetto dei diversi contesti e culture. Quattro gli obiettivi che l’Unione si prefigge: promuovere il lavoro in rete tra persone consacrate e altre organizzazioni sociali, religiose e politiche a livello nazionale ed internazionale; rafforzare le azioni ed iniziative esistenti, ottimizzando le risorse della vita consacrata per promuovere azioni di prevenzione, sensibilizzazione, protezione, assistenza e denuncia della tratta; sviluppare programmi educativi di coscientizzazione su questo fenomeno; compiere azioni profetiche, denunciando le cause dello sfruttamento della vita a fini economici e la tratta di persone e promuovendo campagne per il cambiamento della mentalità e di abitudini.